EDUCA Società Cooperativa Sociale

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Il Punzi Scuola Equa

2024-03-20 08:13

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Il Punzi Scuola Equa

SOStegno EDUCAtivo



Oggigiorno nel mondo scolastico si è venuto sviluppando un fenomeno sociale complesso, identificabile attraverso segnali osservabili, che potremmo definire indicatori di insuccesso scolastico. Ritardi, ripetenze, assenze, frequenze irregolari, qualità̀ scadente degli esiti, fino all’abbandono dei percorsi di istruzione vero e proprio. Questo fenomeno viene indicato con il termine dispersione scolastica e rappresenta la conseguenza di un disagio sociale connesso al contesto scolastico, culturale, economico, familiare, che spesso presenta condizioni di rischio, emarginazione e devianza. È possibile definire la dispersione scolastica come mancata, incompleta o irregolare fruizione dei servizi dell’istruzione da parte dei giovani in età scolare. Tuttavia, si tratta di un fenomeno complesso e sfaccettato con cause ed effetti anche lontani nel tempo e difficilmente misurabili nella loro globalità: la dispersione può avvenire a diversi stadi del percorso scolastico e può consistere nell’abbandono, nell’uscita precoce dal sistema formativo, nell’assenteismo, nella frequenza passiva o nell’accumulo di lacune che possono inficiare le prospettive di crescita culturale e professionale.In Italia, secondo il rapporto del MIUR, i numeri più consistenti riguardano la scuola secondaria di II grado che conta in totale 86.620 abbandoni, pari al 3,33%; in sostanza, 102 mila studenti hanno abbandonato la scuola italiana in un solo anno scolastico. La dispersione scolastica in Italia riguarda principalmente gli studenti di sesso maschile ed è localizzata in maggior modo nel Sud-Italia. Elemento da considerare nell’analisi è l’età degli alunni. Dai dati emerge infatti che la frequenza scolastica ritardata da bocciature o altre cause, può essere un fattore che precede l’abbandono.
Elementi e obiettivi specifici...


Il progetto educativo messo in atto dalla Cooperativa Sociale Educa, nasce in seguito a un’analisi dati del Miur e un’analisi critica focalizzata sul quesito “Quando uno studente decide di abbandonare la scuola?”. C’è davvero un momento preciso che faccia prendere questa decisione ai giovani? È davvero un preciso momento o è frutto di discontinuità nella frequenza, demotivazione e scarsa fiducia? Al fine di sostenere gli alunni e i rispettivi genitori, tale progetto si focalizza sul contrasto della dispersione scolastica precoce e propone di condurre gli studenti in direzione opposta e contraria alla propria visione impositrice della scuola, riconoscendo in essa un’istituzione da rispettare e frequentare con piacere e profitto.Centrale sarà la praticità del progetto che, per il supporto degli studenti, mette in primo piano l’acquisizione di un efficace metodo di studio, la gestione degli spazi, del tempo e degli elementi distrattori; la formulazione di strategie di studio efficaci come tecniche di lettura dei testi ed elaborazione facilitata delle conoscenze attraverso schemi, mappe e altri strumenti funzionali all’apprendimento in sé e all’esposizione in forma orale e/o scritta.
Meno pratica ma non di minore importanza sarà l’attenzione riservata ai fattori psicologici che influenzano l’allontanamento degli adolescenti dalla scuola. Con il supporto di figure competenti si cercherà di confutare la motivazione e la scelta dell’abbandono scolastico e in primis si lavorerà al fine di prevenirlo. È importante, infatti, attuare un efficace intervento di contrasto al fenomeno non appena si manifestano i primi segnali di disagio scolastico poiché purtroppo intervenire a cose fatte non garantisce le stesse possibilità̀ di successo. L’intervento non può̀ che agire su due leve:

  • l’irrobustimento della motivazione degli studenti che devono ritrovare il senso di un impegno costante e regolare.
  • il rafforzamento delle (fragili) competenze dei ragazzi, attraverso un’attività̀ di sostegno con metodologie didattiche non tradizionali;

Le attività proposte...


L’intervento proposto si articola seguendo i criteri propri della Ricerca-azione per la prevenzione della dispersione e per l’effettivo successo formativo di ciascun ragazzo, orientandosi sugli assi alunni, scuola-famiglia, docenti. Per questo progetto verranno seguiti i seguenti percorsi in base alle esigenze degli studenti.

  • Percorsi di mentoring e orientamento: attività formativa individuale in favore degli studenti che mostrano particolari fragilità, motivazionali e/o nelle discipline di studio, a rischio di abbandono o che abbiano interrotto la frequenza scolastica, che prevede l’erogazione di percorsi individuali di rafforzamento attraverso mentoring, orientamento e sostegno alle competenze disciplinari. L’accompagnamento allo studio verrà realizzandosi in orario extrascolastico, con la collaborazione di un educatore che con l’impiego di metodologie non formali rafforzerà il lavoro impostato in orario scolastico. L’attività̀ intende promuovere il successo scolastico attraverso un supporto allo studio in grado di colmare i gap formativi degli studenti di cui i docenti segnaleranno difficoltà di apprendimento e gli insuccessi formativi.
  • Percorsi di potenziamento delle competenze base, di motivazione e accompagnamento: attività formativa prevista per gruppi di minimo 3 studenti che mostrano particolari fragilità disciplinari accompagnati attraverso percorsi di potenziamento delle competenze base quale il metodo di studio, competenza chiave per conseguire un successo scolastico e per maturare una percezione di sé come studente adeguato ed efficace.
  • Percorsi di orientamento per le famiglie: tale iniziativa è rivolta alle famiglie al fine di promuovere una maggiore partecipazione attiva alla vita scolastica, attraverso l’approfondimento di tematiche quali il dialogo scuola-famiglia e il ruolo dell’istruzione nella crescita dei loro figli. In quanto fenomeno sociale, la dispersione scolastica va considerata come un elemento in evoluzione che richiede una costante ricerca di risposte. Gli interventi sono stati pensati per essere in grado di adattarsi alla complessità sociale del momento e di suggerire alle famiglie un ripensamento dei loro interventi, ove necessario.

    Per favorire la partecipazione attiva, i percorsi saranno individuali o a piccoli gruppi.